Inaugurazione Testo Editore Americano Antigruppo Stanley Barkan

Ecco cosa ho scritto prima: ABOUT NAT SCAMMACCA

Traduzione Glenn Scammacca

Sarà mio piacere e onore fornirti ciò che hai richiesto.

Sicuramente, tuo padre, Nat Scammacca, era il siciliano Hemingway, e più di questo, uno scrittore creativo che ha cercato di costruire ponti tra la Sicilia e tutte le parti del resto del mondo.

Lo fece in quella che viene definita poesia “impegnata”, saggi potenti, storie che toccavano il cuore, e in pubblicazioni regolari – una straordinaria bibliografia di opuscoli e libri, migliaia di traduzioni con l’aiuto di Nina quando si trattava di siciliano, e , soprattutto, la “Terza Pagina” di Trapani Nuova, che per 25 anni ha regolarmente contribuito con cadenza settimanale, dando notizia agli artisti e scrittori siciliani e a quelli di altri paesi di tutte le parti del lavoro, ora accumulando più di mille pagine che richiedono davvero una ristampa in più volumi per l’intero mondo letterario da leggere e riferire. Le parole di Rabbi Hillel mi vengono in mente: “Se io non sono per me stesso, chi sarà per me? Ma se io sono per me stesso cosa sono “Non era per il popolo siciliano e per tutta l’umanità. Sono orgoglioso di poter dire che, incontrando Saverio / Dick Scammacca, che viveva a Freeport, una cittadina appena ad ovest di Merrick, dove vivo, ho inizialmente pubblicato Sicilian Antigruppo, con le sue schiere e con i membri di spicco dell’Antigruppo-Santo Calì, Nicolò D’Alessandro, Crescenzio Cane, Ignazio Apolloni, Pietro Terminelli, il dott. Franco Di Marco, Gianni Diecidue, Danilo Dolce, e poi ancora, Yossiph Shyryn, Bye Bye America, La Racccomandzione, Ericepeo, e fu in grado di – sponsorizza i suoi numerosi tour in America, anche per presentargli l’Auditorium Dag Hammarskjöld delle Nazioni Unite a New York, adempiendo alla nostra promessa congiunta di mettere la cultura siciliana in primo piano sulla scena mondiale.

Quando Nat ha parlato dal vivo davanti a un pubblico, li ha ipnotizzati, suscitato i loro sentimenti più profondi. La definizione di poeta di Truly Coleridge si applica a lui: un uomo che parla agli uomini {qui, legge l’umanità) .. Sebbene Nat risieda tra le colline di Monte Erice, la sua voce che esplode con forza “Topi! Topi! Topi” riecheggia ancora nelle mie orecchie. Lui è sempre con me. Per citare Shakespeare, “Quando viene un altro?”